Come regalo di Natale a tutti gli amici della libreria Liberamente quest'anno ho pensato di riportare uno stralcio di questa bella intervista che il Messaggero Veneto fece allo scrittore Mario Rigoni Stern (1921-2008) la vigilia di Natale del 2005.
Perché nei Natali dei nostri tempi la poesia sembra latitante?
Cosa bisognerebbe fare per recuperare la sua vera atmosfera spirituale?
Mario Rigoni Stern |
«Bisognerebbe spegnere le luci delle vetrine e delle
illuminazioni pubbliche e di notte guardare la luna e le stelle in silenzio.
Abbiamo necessità di riflettere, di fare un po’ il bilancio di questa nostra
civiltà che ha perso molta della sua umanità e della capacità di solidarietà
fra le persone a causa dell’egoismo e della mancanza di comunicazione. E poi mi sembra che la ricchezza non sia così generalizzata come pure la
crisi in atto non colpisce in modo uguale le persone.
Così, un certo benessere un po’ troppo esibito, le apparenze di gente felice
ricca e perennemente in festa, hanno modificato quelli che sono i sentimenti e
i valori dell’uomo di oggi.
E il Natale della Bibbia con la sua storia fatta di povertà, di fuga, di
persecuzione, di egoismo interessa poco oramai alle persone dedite solamente
alla difesa dei propri interessi economici e privati».
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