Eugenio Corti |
Ricordiamo altri titoli della sua lunga e prolifera attività letteraria:
I più non ritornano;
Gli ultimi soldati del re;
Il Medioevo e altri racconti;
Processo e morte di Stalin;
Il fumo nel tempio;
La terra dell'Indio;
L'isola del Paradiso;
Catone l'antico;
Parole scolpite.
Vorrei ricordare Eugenio Corti utilizzando le stesse parole scritte alla fine del suo Cavallo Rosso.Ecco. Mi immagino la scena, faccio solo in modo che Eugenio sia Almina ...
"Benvenuta Almina" la salutò con gioia Marietta: "Benvenuta."
"Nessuno, a pensarci bene, era più degno di te del paradiso" mormorò estatica Alma.
"Oh, se è per questo siamo qui in tanti" disse Marietta con voce angelica "perché non uno di quelli per cui Cristo è morto si perde, Alma cara, non uno; se non vuole. Vedrai tuo cugino Manno, e Giustina, e Stefano, col loro padre Ferrante, vedrai il Foresto, e suor Candida, e Romualdo, e anche il Praga d'Incastigo che - grazie alle preghiere istancabili di don Mario - il demonio non è riuscito a tenere soggiogato sino alla fine."
A questo punto l'angelo di Michele fece un gesto circolare di saluto: "Beh, io devo tornar giù" disse con un mezzo sospiro, "il mio posto è ancora là", e schiuse le ali per lanciarsi nel tragico mondo degli uomini.
Caro Eugenio. Anche tu come Almina sei in Paradiso ma nello stesso tempo sarai sempre qui, tra noi, con il tuo "cavallo rosso".
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